LIBRO DEL MESE OTTOBRE 2018 – Seta (Alessandro Baricco)

Hervé Joncour, negoziante francese di bachi da seta, per colpa di un’epidemia che li ha colpiti in tutti i paesi europei e africani, è costretto a recarsi in Giappone per comprarne le uova. È accolto al palazzo reale di Hara Kei, un uomo enigmatico, che è sempre in compagnia di una giovane ragazza. Tra i due nasce qualcosa di particolare. Nel ritorno a casa, dove l’aspetta la moglie Hélène, non riesce a dimenticare quella ragazza che con il suo volto, il suo sguardo, e il mistero che in esso è avvolto, lo ha stregato. Dopo un anno, Hervé riparte per il Giappone. Compie altri viaggi, nell’ultimo di questi trova un Paese distrutto dalla guerra civile. Dopo molte peripezie riesce a trovare la carovana di Hara Kei, che è riuscita a sfuggire alla distruzione. Hara Kei lo invita a non far più ritorno in quel luogo. Così Hervé torna in Francia e lì, dopo poco tempo, gli viene recapitata una lettera composta da ideogrammi giapponesi. Scopre, che in quella lettera, la giovane confessa l’amore che non ha mai potuto esprimere a parole. È ormai chiaro a Hervé che la strada verso il Giappone sia più densa di ostacoli ora rispetto a quando la guerra aveva raggiunto il suo apice; decide di continuare a condurre la sua vita di tutti i giorni, comunque felice, lasciandosi alle spalle le memorie del lontano Giappone. Dopo diverso tempo, però, la moglie si ammala e muore. Solo allora Hervé scopre una cosa scioccante: la lettera d’amore era l’opera fittizia della stessa Hélène. La moglie dell’uomo che sempre appare nel racconto come una passiva e inconsapevole figura di sfondo si riscopre essere ora un personaggio vitale che ha sempre vissuto nel sostrato dell’intera vicenda, non solo agendo, ma amando e soffrendo. Dinanzi a questo riscoperto amore così intenso, privo di conflitto, è come se, nel confronto, quel perturbante sentimento per la ragazza “dal viso da ragazzina”, sminuito, impallidisse. E di tutto questo Hervé si rende probabilmente conto, poiché, nella conclusione del libro, ci troviamo di fronte a un uomo sereno, che continuerà a condurre un’esistenza nei luoghi che lo legano alla moglie. Il Giappone non è più tacita e solitaria malinconia ma diviene il suono di racconti da condividere.

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