LIBRO DEL MESE LUGLIO 2011 – Un fiume chiamato tempo, una casa chiamata Terra (Mia Couto)
Un giovane studente ritorna alla sua isola natale per il funerale del nonno Mariano, suo omonimo. Ma il rito non si può celebrare, perché il morto non è ancora clinicamente morto e seppur totalmente privo di coscienza riesce, tramite lettere misteriose indirizzate al nipote, a far sentire la sua voce da una zona di frontiera tra la vita e il nulla, rivelando segreti e verità di un passato sconosciuto. Nel mutevole avvicendarsi di profezie e miti fantastici, che la scrittura cadenzata di Couto alterna con equilibrio, il giovane Mariano riscopre lentamente, grazie alle parole che gli arrivano da un mondo ai confini del visibile e alla spiritualità ancestrale di cui esse sono portatrici, il senso del fluire degli eventi e delle vite.