LIBRO DEL MESE GENNAIO 2014 – Ragazze di campagna (Edna O’Brian)

Quando uscì per la prima volta, nel 1960, Ragazze di campagna, fu scandalo: l’autrice, Edna O’Brian, poco più che ventenne, esordiva nella letteratura con un romanzo che parlava in modo molto sincero (e autobiografico) dei desideri delle donne: il libro fu bruciato sul sagrato delle chiese e messo all’indice. Certo, era l’Irlanda, certo, non erano ancora gli anni della rivoluzione sessuale, ma che una ragazza raccontasse le pulsioni e i desideri di due adolescenti irrequiete, era una rottura troppo netta. La storia è quella di Caithleen, figlia di un ubriacone e di una brava donna irlandese che la lascia sola troppo presto nella fattoria che cade a pezzi, e di Baba, sua amica-nemica sfrontata, disinibita e molto più ricca. Di fatto le possibilità che hanno due ragazze di campagna come loro non sono tanto diverse, nonostante la diversità di classe sociale: entrambe vanno a studiare in collegio, tra suore severe e repressive, dove tutto ciò che ha a che fare con il piacere è condannato senza appello. Così, con un’impresa da adolescenti, lasciano il convento e si gettano neli ritmi ben più serrati di Dublino, in cerca di amore ed emozioni nella grande città. Le vie che prenderanno, pur rimanendo sempre insieme, saranno diverse e inaspettate e ognuna di loro imparerà a scegliere da sola il suo destino. Dall’esordio di Edna O’Brian è trascorso mezzo secolo, i costui sono cambiati, Dublino anche, ma questo libro non ha perso nulla della freschezza e della verità che l’hanno reso uno dei romanzi di formazione più amati nel mondo. Anzi.

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