LIBRO DEL MESE DICEMBRE 2013 – Alta fedeltà (Nick Hornby)
Londra, anni novanta. Rob Fleming, trentacinquenne, conduce una vita non tutta rose e fiori: dirige un fatiscente negozio di dischi, il Championship Vinyl, è appena stato piantato dalla sua fidanzata, Laura, ed è sentimentalmente frustrato e insoddisfatto della propria vita.
Partendo da una classifica delle “cinque più memorabili fregature di tutti i tempi” (che sono ovviamente donne), Rob ci rende partecipi della sua vita, dei suoi sentimenti, delle sue frustrazioni. Filo conduttore del racconto è la relazione con Laura, i continui tentativi di tornare a stare con lei, a cui fanno da cornice numerosi personaggi secondari tra cui Dick e Barry, gli aiutanti di Rob al negozio; Marie, la cantante; Liz, l’amica di Laura.
In questo universo instabile, unica certezza di Rob è la musica, il filo conduttore di una vita dalla quale ha sempre cercato di non farsi coinvolgere troppo, preferendo, piuttosto, rifugiarsi e ritrovarsi nelle canzoni. E così il libro si trasforma in una scorrevole chiacchierata con i lettori: le donne, l’amore, l’amicizia e la paura di crescere sono affrontati con humour e sincerità. La scrittura segue il corso dei pensieri del protagonista, perde il filo del discorso principale per inoltrarsi in un’associazione di idee, in una riflessione, e poi torna al punto di partenza.
Rob Fleming rappresenta in pieno una tipologia di trentenni degli anni novanta, che vuole rimanere adolescente per tutta la vita, per non perdere il gusto della prima volta di ogni cosa e vivere senza vincoli, senza responsabilità, “senza chiudersi porte”. Hornby descrive, insomma, attraverso una vicenda ordinaria, tutte le contraddizioni e le nevrosi della postmodernità, e la banalità della vita adulta nella società occidentale di fine millennio, tratteggiando con ironia e sincerità i sentimenti dell’uomo moderno.
Sono numerosissime le citazioni di canzoni e di gruppi musicali, di ogni genere, dai Nirvana a Solomon Burke.
Alta fedeltà è stato portato anche sul grande schermo da Stephen Frears, anche se le vicende sono ambientate a Chicago e non a Londra.